Venezia è in quarantena, ma lontana dai riflettori è ancora più bella

Per non dimenticare, anche in futuro il rispetto per cose e persone

Essere costretti a rallentare o addirittura a frenare del tutto la nostra corsa. La meta molto spesso non si sa…. basta correre! Tutti lo fanno e non posso stare ferma proprio io!
Solo adesso che sono chiusa in casa e che per una boccata d’aria devo aprire la finestra me ne rendo conto. Tutto inutile, tutto superfluo.

Mi riempie molto più quel respiro fatto a fondo, per far entrare una boccata d’ossigeno in ogni angolo di me, che quelle lunghe corse fatte distrattamente guardando preoccupata l’orologio o col cellulare in mano in attesa di chissà quale importante messaggio o telefonata…e allora?

Qualche scatto rubato mi fa vedere la realtà, lì fuori tutto continua anche senza di me, magari meglio. Mi sento vagamente indispensabile nella mia finestra di mondo, ma basta poco per capire, tristemente, che non lo sono.

Il cielo è più azzurro di prima, la pioggia continua a cadere fresca, il vento smuove i rami e le prime foglie, che sono comunque sbocciate in questa primavera, puntali come sempre.

Apro la finestra e prendo un’altra boccata d’aria ad occhi chiusi, bastano pochi secondi per imprimere la sensazione nel cassetto dei miei ricordi. L’aria sembra pulita, mai sentita entrare così chiaramente. Non un rumore lì fuori, qualche gabbiano sorvola la laguna, un raggio di sole sfiora il viso.

Tutto finirà, tutto andrà più o meno bene, ma mi auguro  una cosa…di non dimenticare!

Cosa? Il rispetto!
Il rispetto per i luoghi, per l’acqua, l’aria, la terra e le persone.

Il rispetto verso se stessi! Correre non sempre porta lontano, un pensiero si! Un attimo può essere più importante di una vita intera! Può bastare un passo per raggiungere l’obiettivo e le corse senza meta stancano, sfiniscono, consumano!

Venezia, come il mondo intero, è in quarantena, ma lontana dai riflettori è ancora più bella e implora rispetto.

Buona carrellata

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